I dieci comandamenti

I dieci comandamenti
La Legge adempiuta in Gesù Cristo

di Veglio Jugovac

 

PREMESSA

Per comprendere gli insegnamenti e l’opera perfetta compiuta sulla croce da Gesù Cristo, dobbiamo fare una doverosa premessa. Nel Vangelo secondo Matteo, 5:17, il nostro Maestro dice: "Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento". Perciò nulla di quello che è scritto nelle Scritture è da rigettare, ma in se stesso, per mezzo del suo sacrificio, il Signore Gesù ha compiuto l’opera. Egli ha detto: "È compiuto!" (Giovanni, 19:30).

Leggendo i versi che seguono abbiamo il necessario chiarimento a queste parole del Salvatore. "Tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni" (Matteo, 11:13). Perciò, "La legge e i profeti hanno durato fino a Giovanni; da quel tempo è annunciata la buona notizia del regno di Dio..." (Luca, 16:16).

tavole della leggeL'apostolo Paolo, infatti, scrive che "la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede. Ma ora che la fede è venuta, non siamo più sotto precettore; perché" - voi che siete battezzati in Cristo - "siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù" (Galati, 3:24-26). Egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo (Tito, 3:5). "Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti" (Efesini, 2:8,9). Certo, la fede senza le opere è morta, perché "Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama", disse Gesù (Giovanni, 14:21), ma non sono le opere buone prescritte dalla legge che salvano, esse sono la conseguenza della salvezza (Efesini, 2:10).

Questo era quanto il profeta intendeva quando disse: "Ecco i giorni vengono, dice il Signore, che io concluderò con la casa d’Israele e con la casa di Giuda, un patto nuovo… Questo è il patto che farò con la casa d’Israele dopo quei giorni, dice il Signore: io metterò le mie leggi nelle loro menti, le scriverò sui loro cuori; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo" (Ebrei, 8:8,10).

È vero che "Dicendo: Un nuovo patto, egli ha dichiarato antico il primo. Ora, quel che diventa antico e invecchia è prossimo a scomparire" (Ebrei, 8:13), ma solamente perché assorbito dalla completezza del sacrificio di Gesù Cristo, che ha compiuto in se stesso la legge, tutte le feste, i riti e i sacrifici per il peccato. Per questo l’apostolo Paolo nella lettera ai Romani ha potuto dire: "Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte" (Romani, 8:1-2).

Il fatto che non siamo sotto la legge non ci esime, però, dall’adempiere i precetti di Dio. Infatti, Gesù dice: "Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio" (Giovanni, 14:21). Quindi ci ammonisce: "io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli" (Matteo, 5:20).

 

I DIECI PRECETTI

Esaminiamo i dieci precetti o comandamenti dell’Antico Patto e vediamo cosa è scritto al riguardo nel Nuovo Patto.

PRIMO PRECETTO

Antico Patto:

«Io sono Yhwh, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù.

Non avere altri dèi oltre a me» (Esodo, 20:2-3).

Nuovo Patto:

"Gesù …disse: Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e il primo comandamento" (Matteo, 22:37-38).

"Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Chi ha visto me, ha visto il Padre... Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me..." (Giovanni, 14:6-11).

"Io e il Padre siamo uno" (Giovanni, 10:30).

"Egli è l’immagine del Dio invisibile …" (Colossesi, 1:15-18)

"Gesù è il Signore!" (1 Corinti, 12:3).

SECONDO PRECETTO

Antico Patto:

«Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.

Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, Yhwh, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti» (Esodo, 20:4-6).

Nuovo Patto:

"I veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità" (Giovanni, 4:23-24).

"Perciò, miei cari, fuggite l’idolatria" (1 Corinzi, 10:14).

"Io non voglio che abbiate comunione con i demoni. Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demoni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni" (1 Corinzi, 10:16-21).

"Gli idolatri…, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda" (Apocalisse, 21:8).

TERZO PRECETTO

Antico Patto:

«Non pronunciare il nome di Yhwh, Dio tuo, invano; perché Yhwh non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano» (Esodo, 20:7; vedi anche Levitico, 19:12).

Nuovo Patto:

"Avete anche udito che fu detto agli antichi: "Non giurare il falso; dà al Signore quello che gli hai promesso con giuramento.
Ma io vi dico:
Non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. Non giurare neppure per il tuo capo, poiché tu non puoi far diventare un solo capello bianco o nero. Ma il vostro parlare sia: "Sì, sì; no, no"; poiché il di più viene dal maligno" (Matteo, 5:33-37).

QUARTO PRECETTO

Antico Patto:

«Ricordati del giorno del riposo per santificarlo.
Lavora sei giorni e fa’ tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, consacrato a Yhwh Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; poiché in sei giorni Yhwh fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò Yhwh ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato» (Esodo, 20:8-11).

Nuovo Patto:

"Come dice lo Spirito Santo: Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione, …nel deserto, dove i vostri padri mi tentarono… Perciò mi disgustai di quella generazione… così giurai nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo!" (Ebrei, 3:7-11).

"Badate, fratelli, che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo, che vi allontani dal Dio vivente; ma esortatevi a vicenda ogni giorno, finché si può dire: Oggi, perché nessuno di voi s’indurisca per la seduzione del peccato. Infatti siamo divenuti partecipi di Cristo, a condizione che manteniamo ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio, mentre ci viene detto: Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori, come nel giorno della ribellione" (Ebrei, 3:12-15).

"Noi che abbiamo creduto, infatti, entriamo in quel riposo, come Dio ha detto: Così giurai nella mia ira: "Non entreranno nel mio riposo!" E così disse, benché le sue opere fossero terminate fin dalla creazione del mondo.
Infatti, in qualche luogo, a proposito del settimo giorno, è detto così: Dio si riposò il settimo giorno da tutte le sue opere…" (Ebrei, 4:3-4).

"Poiché risulta che alcuni devono entrarci, e quelli ai quali la buona notizia fu prima annunciata non vi entrarono a motivo della loro disubbidienza, Dio stabilisce di nuovo un giorno – oggi - dicendo per mezzo di Davide, dopo tanto tempo, come si è detto prima: Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!
Infatti, se Giosuè avesse dato loro il riposo, Dio non parlerebbe ancora d’un altro giorno. Rimane dunque un riposo sabbatico per il popolo di Dio; infatti chi entra nel riposo di Dio si riposa anche lui dalle opere proprie, come Dio si riposò dalle sue.
Sforziamoci dunque di entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza" (Ebrei, 4:6-11).

"Uno stima un giorno più di un altro; l’altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente. Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore…" (Romani, 14:5-6).

QUINTO PRECETTO

Antico Patto:

«Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che Yhwh, il tuo Dio, ti dà» (Esodo, 20:12).

Nuovo Patto:

"Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto.

Onora tuo padre e tua madre (questo è il primo comandamento con promessa) affinché tu sia felice e abbia lunga vita sulla terra" (Efesini, 6:1-3).

"…sapendo che ognuno, quando abbia fatto qualche bene, ne riceverà la ricompensa dal Signore…" (Efesini, 6:8).

"Se una vedova ha figli o nipoti, imparino essi per primi a fare il loro dovere verso la propria famiglia e a rendere il contraccambio ai loro genitori, perché questo è gradito davanti a Dio" (I Timoteo, 5:4).

"Se uno non provvede ai suoi, e in primo luogo a quelli di casa sua, ha rinnegato la fede, ed è peggiore di un incredulo" (I Timoteo, 5:8).

SESTO PRECETTO

Antico Patto:

«Non uccidere» (Esodo, 20:13).

Nuovo Patto:

"Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non uccidere: chiunque avrà ucciso sarà sottoposto al tribunale;
ma io vi dico:
chiunque si adira contro suo fratello sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà detto a suo fratello: "Raca" sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: "Pazzo!" sarà condannato alla geenna del fuoco (Matteo,5:21-22). La loro parte - quella degli omicidi - sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda" (Apocalisse, 21:8).

SETTIMO PRECETTO

Antico Patto:

«Non commettere adulterio» (Esodo, 20:14).

Nuovo Patto:

"Voi avete udito che fu detto: "Non commettere adulterio".
Ma io vi dico
che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.
Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo.
Fu detto: "Chiunque ripudia sua moglie le dia l’atto di ripudio". Ma io vi dico: "Chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio" (Matteo, 5:27-29,31,32).
Sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro …ha eredità nel regno di Cristo e di Dio" (Efesini, 5:5).

OTTAVO PRECETTO

Antico Patto:

«Non rubare» (Esodo, 20:15).

Nuovo Patto:

"A chi ti toglie il mantello non impedire di prenderti anche la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi ti toglie il tuo, non glielo ridomandare. E come volete che gli uomini facciano a voi, fate voi pure a loro" (Luca, 6:29-31).

"State attenti e guardatevi da ogni avarizia; perché non è dall’abbondanza dei beni che uno possiede, che egli ha la sua vita" (Luca, 12:15).

"Vendete i vostri beni, e dateli in elemosina; fatevi delle borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nel cielo, dove ladro non si avvicina e tignola non rode. Perché dov’è il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore" (Luca, 12:33-34).

"E se la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo" (Matteo, 5:30).

NONO PRECETTO

Antico Patto:

«Non attestare il falso contro il tuo prossimo» (Esodo, 20:16).

Nuovo Patto:

"Avete anche udito che fu detto agli antichi: "Non giurare il falso; dà al Signore quello che gli hai promesso con giuramento".
Ma io vi dico:
non giurate affatto, né per il cielo, …né per la terra... Ma il vostro parlare sia: "Sì, sì; no, no"; poiché il di più viene dal maligno" (Matteo,5:33-37).

"Ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l’uomo. Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, …false testimonianze, diffamazioni. Queste sono le cose che contaminano l’uomo…" (Matteo, 15:18-20). "L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore tira fuori il bene; e l’uomo malvagio, dal malvagio tesoro tira fuori il male; perché dall’abbondanza del cuore parla la sua bocca" (Luca, 6:45).

"Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato" (Matteo, 12:36-37).

"… tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda" (Apocalisse, 21:8).

DECIMO PRECETTO

Antico Patto:

«Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo» (Esodo, 20:17).

Nuovo Patto:

"Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno" (Giovanni, 2:15-17).

"Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o avrà riguardo per l’uno e disprezzo per l’altro. Voi non potete servire Dio e Mammona. Perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore" (Matteo, 6:24,21).

CONCLUSIONE

«Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».

1° «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e il primo comandamento».

2° «Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso"» (Matteo, 22:36-40).

«Poiché tutta la legge è adempiuta in quest’unica parola: "Ama il tuo prossimo come te stesso"» (Galati, 5:14).

«Infatti il non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non concupire e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: "Ama il tuo prossimo come te stesso". L’amore non fa nessun male al prossimo; l’amore quindi è l’adempimento della legge"» (Romani, 13:9-10).

«Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi» (Romani, 8:33-34).

Il nuovo comandamento del Signore Gesù

«Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri.
Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri.
Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri» (Giovanni, 13:34-35).