Il Signore ha usato bontà verso di me

testimonianza di Angelca Veneziano

 

Quando mi è stato chiesto di scrivere questa testimonianza, il Signore ha messo nel mio cuore il primo versetto del Salmo 73: «Certamente Dio è buono verso Israele, verso quelli che sono puri di cuore».

Nel gennaio del 2007 sono stata per la prima volta alla visita medica dal chirurgo per dei disturbi che avvertivo all’inguine. Sul momento non si vedeva ancora niente, il medico però mi ha detto che probabilmente si stava formando un'ernia inguinale. Nel controllo successivo, nell’aprile dello stesso anno, ha visto che c'erano due ernie inguinali, la più grande nella parte sinistra e una minore nella parte destra.
Sul momento pensavo di convivere con questo problema, però col passare del tempo mi dava sempre più fastidio, anche nelle faccende quotidiane: non potevo alzare pesi, in ufficio stavo seduta con difficoltà, sentivo sempre un gonfiore in quella parte del corpo e molte volte sentivo anche una pressione che si estendeva alla gamba sinistra.
Dopo qualche mese nel mio cuore è cominciato a crescere il desiderio di chiedere all’Anziano della chiesa l'unzione con l'olio. Questo dava molta gioia al mio spirito perché avvertivo nel mio cuore che il Signore mi avrebbe sentito e risposto secondo la Sua volontà. Questo dava tanta fiducia e pace al mio cuore.

Nell'estate del 2007 ho chiesto perciò l'unzione con l'olio e il pastore Veglio Jugovac ha pregato per me. È stata un'esperienza molto bella mettere davanti al mio Dio in modo ufficiale la mia condizione per chiedere il suo intervento. Mi ha toccato quando il servo di Dio mi ha chiesto di riflettere se ho dentro di me degli impedimenti o se ho qualcosa contro qualcuno per aggiustare prima queste cose. Ho guardato dentro di me chiedendo in umiltà al Signore di mostrarmi se ci fosse qualche ostacolo e di perdonarmi se avevo commesso dei peccati di cui non mi rendevo conto. Il Signore mi ha dato la conferma che il mio cuore era libero. Prima di ungermi con l'olio l’Anziano, guidato dallo Spirito Santo, mi ha chiesto se avevo anche altri disturbi di salute e mi incoraggiava a chiedere guarigione al Signore Gesù. Infatti in quel periodo facevo una terapia per la tiroide perché nell' ottobre del 2006 mi avevano riscontrato un’ipertiroidosi autoimmune. Già all'inizio di quella cura farmacologica, alcuni fratelli avevano pregato per me perché il Signore intervenisse e io stessa credevo nel mio cuore che Dio mi avrebbe tolto quella disfunzione. Per questo motivo ero indecisa se chiedere preghiera anche per questa malattia. In effetti la cura che stavo facendo non mi giovava e avvertivo sempre abbastanza forte la disfunzione della tiroide. Ho messo al corrente il fratello Veglio del mio dubbio se chiedere o meno nuovamente preghiera per questa infermità, perché con la mente volevo credere, ma era in realtà una fede mentale. Il servo di Dio mi ha incoraggiato dicendomi che non dobbiamo mai temere di chiedere troppo al Signore e così ho chiesto al Padre celeste di guarirmi da questa disfunzione. Pregavo sottovoce nel mio cuore in semplicità e gioia davanti al mio grande Dio, confessando quella mia condizione, mentre l'Anziano mi ha unto con olio ed ha pregato ad alta voce per la mia guarigione con l'imposizione delle mani.
Dopo la preghiera il fratello Veglio mi ha detto che a volte il Signore guarisce subito, a volte invece lascia all'organismo il tempo di ristabilirsi, a volte non guarisce, ma risponde sempre secondo il Suo volere.
Il Signore mi ha dato pace e la gioia di potergli fare delle richieste specifiche. Devo precisare che per le cose materiali non prego quasi mai perché il Signore è veramente tanto fedele e Lui già precede le nostre richieste provvedendo per i nostri bisogni in tempo reale e nella misura giusta. Sono più concentrata a pregare per avere un cuore libero dai tanti lacci che Satana cerca di mettere nel cuore dei figlioli di Dio. Il Signore Gesù ha detto: «Cercate prima il regno di Dio e tutte le altre cose vi saranno sopraggiunte». Il regno di Dio comincia nel nostro cuore.

Nei giorni successivi all'unzione mi sentivo un po’ meglio riguardo alle ernie, ma per circa un mese sentivo ancora la loro presenza. Poi invece non le ho sentite più. Notavo che quando alzavo dei pesi, oppure prendevo in braccio i bambini, non sentivo più quello strano dolore e spasmo di prima. La sensazione di gonfiore e la pressione nella gamba sinistra non c'erano più. Io stavo bene e nel mio cuore avevo la conferma che il Signore mi aveva guarita.
Nel novembre di quello stesso anno avevo prenotato la visita dal chirurgo nella quale lui avrebbe deciso se doveva operarmi. Desideravo andare al controllo non per avere una conferma, perché sapevo dentro di me che le ernie non c'erano più, ma per sentire proprio dalla bocca del medico la diagnosi di guarigione e dare gloria a Dio. Infatti il medico mi ha detto che non trovava più nulla. Gli ho chiesto se era possibile che si fossero ritirate da sole. Lui mi ha risposto: «Non so, adesso non ci sono».

Tra le due richieste di guarigione che ho presentato al Signore ero molto più concentrata su ciò che mi era accaduto con le ernie.
Dopo l'unzione con l'olio ho continuato a seguire la terapia per la tiroide, che sarebbe terminata nel mese di settembre. Però tutto il tempo che prendevo le pastiglie, sentivo sempre come una"pressione" nel collo, il battito cardiaco accelerato e a volte avvertivo anche un tremore. Questi sintomi li avevo già da circa 17 anni, li ho avvertiti la prima volta all'età di 20 anni dopo un' influenza "passata in piedi". Dopo quell'episodio mi succedeva occasionalmente, quando ero sottoposta a qualche stress più forte, di avere delle tachicardie che duravano anche per alcuni mesi, e il battito difficilmente mi scendeva sotto le 90 pulsazioni al minuto. Mi ero ormai abituata a vivere così, ma sentivo che il mio polso era troppo veloce. Ho fatto qualche altra volta i controlli per la tiroide, ma fino al novembre del 2006 i valori non risultavano mai alterati anche se avvertivo questi sintomi, che all’epoca non sapevo fossero premonitori della disfunzione della tiroide.
Nel settembre del 2007 sono andata al controllo per la tiroide. La dottoressa mi ha detto che mi avrebbe sospeso la terapia come prova. Dopo tre mesi dovevo controllare i valori del sangue. Se non sarebbero stati nella norma, avrei dovuto riprendere la terapia.
Dentro di me speravo di non avere più bisogno di prendere le medicine. Già all'inizio della cura avevo la certezza che prima o poi il Signore mi avrebbe liberato da questo male, ma non sapevo come. Notavo che nonostante i medicinali la situazione non cambiava molto.
Con mia sorpresa è successo però che due giorni dopo aver smesso la terapia tutti i sintomi sono svaniti completamente.
Allora ho realizzato che il Signore aveva messo la sua mano anche su questa parte del mio corpo. Dopo tre mesi ho fatto il controllo dei valori del sangue ed erano perfettamente nella norma. Li ho ripetuti nel novembre del 2008 e da allora risultano sempre stabili.
Diversi mesi dopo che ho cominciato a stare bene, ho notato che la mia vista non era più a momenti annebbiata, come mi succedeva prima. Durante il periodo in cui mi curavo per la tiroide, la dottoressa mi chiedeva se avevo fastidio agli occhi. In effetti sentivo come una pressione che mi tirava gli occhi e a volte vedevo annebbiato. Dal 1992 portavo gli occhiali per l'astigmatismo. Adesso notavo che gli occhiali mi erano di troppo quando lavoravo al computer e che ci vedevo bene senza. Non sono stata più dall'oculista, ma adesso lavoro benissimo anche senza gli occhiali. In qualche modo anche questo problema era legato a quello della tiroide. Ho visto anche in questo la grazia del Signore Gesù.

Desidero ringraziarlo veramente di cuore per quello che Lui ha fatto per me. Possa Lui ricevere gloria ed onore e fede dai nostri cuori.

"Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi darò riposo. Prendete su voi il mio giogo ed imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero". (Matteo 11:28-30)
"Io vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti". (Giovanni 14:27)
"Perché non abbiamo un Sommo Sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre infermità; ma ne abbiamo uno che in ogni cosa è stato tentato come noi, però senza peccare. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per esser soccorsi al momento opportuno".(Ebrei 4:15-16)